Ohimè lasso e stralasso, nonchè tapino: il mio Nivola, chiamato dal polso dello scrivente cavaliere a ben altre risposte acceleratorie, assai alte, opzione necessaria per ben figurare nelle partenze semaforiche con scalpitanti garzoncelli scherzosi, dopo numerose vittorie è però giunto ai 25,3 Km/l, e da questi non si schioda.
Le grandi soddisfazioni si pagano, indubbiamente, ed è pur vero di come la fisica non sia quindi un'opinione, perciò il suo nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, ben spiega come il nostro denaro vada vieppiù in fumi... benzenici, per fortuna non oleosi.
Se confrontato al mio vecchio Silver Wing è pur sempre un valore eccelso, ma per le mie tasche, in quest'epoca di ripresa economica sol notata da TV di stato e dai loro pennivendoli giornalisti, un po' ne son turbato.
Ma volete mettere la soddisfazione di partire a palla, spesso vedendo i faretti dei malcapitati sparire nello specchietto sempre più?
Che dire poi se la strada si fa curva, e controcurva?
Allora sono ancora meno coloro i quali riescano a tenere testa al nostro equilibratissimo mezzo, che proprio in curva sfodera le sue armi migliori, con tutto il rispetto dovuto, alla faccia dei soverchi detrattori.
E che dire se l'asfalto si fa bagnato? Ancor meno dei già meno citati tiene il passo del nostro, con il suo superbo controllo di trazione.
Ah, (pagata) passione impagabile!
Curvator cortese
“Et neuna cosa, quanto sia minima, può avere cominciamento o fine senza queste tre cose, cioè: senza potere, et senza sapere et senza con amor volere”.
(Da statuto corporativo trecentesco Senese)