Messaggioda curvatorcortese » 8/9/17 13:55
Gentile, gradito et aulente Messere, dai modi assai aulici e compiti
che al dotto dir lesto t'imprenti, sappi che giammai 'l cader funesto
fu ne lo osare di ciascun di noi curvando un tratto, fosse pur con fare lesto,
secondario a colpa di lieve pression bassa nei cerchi raggiati e bruniti;
ci vuol solo sapiente ardire et attenta mano, ch'abbia misura e costanza
per evitar che 'l troppo pressurar agisca, e a terra alfin ci porti in scivolanza !
At altero Messere, anche lui cavaliere amato del diapason trinato,
vorrei in subitanea guisa esprimer lo meo concetto, non guato:
" 'l fumar m'è sì proprio, ma sol lo amo in derapare
oppure ne'l ricinato olio, estasiato, a respirare".
“Et neuna cosa, quanto sia minima, può avere cominciamento o fine senza queste tre cose, cioè: senza potere, et senza sapere et senza con amor volere”.
(Da statuto corporativo trecentesco Senese)