GaSaMaLi ha scritto:Ciao Curvator. Io guido più o meno come te, difficilmente forzo oltre i 7.500 giri. Detto questo: io ho fatto il primo tagliando a 1.000 e a quello dei 5.000 (quindi dopo 4.000 km) il livello era sceso un pochino ma niente di preoccupante, diciamo un 100 grammi.
L'olio era poco sopra la metà della finestrella e come tu ben saprai controllato a caldo ma dopo circa una decina di minuti di "fermo" a motore spento per farlo riposizionare nel carter ...
Tirando le somme direi che è perfetto così...
un consumo d'olio di 100/200 grammi in 5.000 km è da ritenersi più che fisiologico, se rimane così sono stracontento e non fa altro che ribadire l'enorme efficienza e assenza di tolleranze del blue core.
Molto bene, GaSaMaLi, mi rincuora sentire le tue sempre sagge e tecniche parole.
Sì, il controllo dell'olio è bene farlo come ha suggerito il Cav. GaSaMaLi.
Effettivamente è un consumo d'olio assolutamente accettabile, meno di due etti in 5000 Km, facendoci pensare ad un ottimo progetto di motore, tolleranze e resistenze.
Attenzione però al rabbocco, come chiedeva un altro giovine Cavaliere del Diapason Trinato, che deve tenere ben presente la tipologia dell'olio, ovvero il fatto di essere semisintetico, mi pare, con una certa gradazione che ora non ricordo, ma certamente fluida, ovvero non superiore a ?/30.
Una volta usavo nelle mie moto il 15/50, ormai penso estinto come olio, per essere assai più simile a melassa che a lubrificante.
Proprio per le mie lacune mnesiche a breve-medio termine, mi affido al gratuito rabbocco da parte del mio concessionario e dei suoi esperti tecnici.
Non potrei mai circolare con l'olio sotto la metà nella finestrella, giacchè il mio polso bloccherebbe il numero dei giri del motore ampiamente sotto il valore del primo periodo di rodaggio.
Questa è un'esagerazione, lo so, però ogni risonanza, ogni rumorino a freddo, ogni tintinnio... già turberebbero il delicato equilibrio psico-fisico presente, vuoi per il dato mio anagrafico (quasi 61), vuoi per la situazione economico-lavorativa ambientale.
“Et neuna cosa, quanto sia minima, può avere cominciamento o fine senza queste tre cose, cioè: senza potere, et senza sapere et senza con amor volere”.
(Da statuto corporativo trecentesco Senese)