Messaggioda curvatorcortese » 15/8/19 23:39
Cari amici, nello scusarmi per la lunga assenza dal forum, vorrei rientrarvi con le mie impressioni sulle nuove scarpette montate sul mio adoratissimo Xmax 300, dopo le ben note preoccupazioni mie e di altri nel cambiare le dignitose Dunlop di primo equipaggiamento con le nuove Angel della Pirelli.
Devo dire che dopo 14000 Km le mie Dunlop cominciavano a prestare il fianco ad alcune critiche, sempre più motivate: eccessiva durezza della mescola con rischi di "scivolanza in piega" su asfalti levigati, pericolose sul bagnato e sulle striscie bianche, oscillazioni in curva ingravescenti per un profilo evidentemente ormai alterato, scarsa direzionalità, scarsa presa in frenata con intervento dell'abs sempre più frequente al posteriore, quando pinzato energicamente in concomitanza all'anteriore.
Il territorio di confronto è stato, come mio solito, l'amata salita (e discesa) che collega la Tiburtina con Orvinio, vicino Roma; per i forestieri un misto stretto di più di 13km di curve e controcurve fin in vetta, a circa 1000m di altezza, dall'asfalto sufficientemente ruvido, talora infido per cacche o scolo di terra dopo piogge pregresse. Una strada da me straconosciuta e percorsa con moto di ogni genere in tanti anni di... onesta professione di "curvator cortese", sia da passeggio con giumente tranquille o sportive ricche di mandrie di cavalli e momenti torcenti.
Premetto che le mie osservazioni sono da riferirsi ad una condotta "allegra con brio", quella per intenderci che prevede qualche raspata di cavalletto di tanto in tanto, di uno che ama la moto da sempre, soprattutto se la si guida in piega; quindi il tutto è da tarare per una condotta veloce del mezzo in curva, non certo per un uso tranquillo turistico ove ogni gomma, diciamolo pure, può essere usata con una certa sicurezza.
La mia paura a cambiar gomma ha avuto all'inizio conferme nel dovermi adattare al diverso profilo delle gomme Angel della Pirelli, come spesso accade in un cambio di gomma e di marca, tanto che ero un po' timoroso, anche dopo averle decerate nei tempi e nei modi giusti (senza osare cioè).
All'inizio mi sembrava di guidare sulle uova, di scendere troppo bruscamente in piega, di non riuscire a tenere la corretta traiettoria, insomma: poco amichevoli.
Però, dopo una uscita deludente ad Orvinio, in cui il bel ricordo è stato solo la focaccia nel forno in vetta (una delle più buone mai assaggiate in tutta la mia vita), ho cominciato a familiarizzare giorno dopo giorno con loro, ma c'è voluto un mesetto buono ed una duecentina di Km prima di entrare in progressiva simbiosi con loro. Con le Dunlop il tirocinio era durato meno, che io mi ricordi.
Ora semplicemente le ADORO!
Hanno una tenuta perfetta in ogni tipo di piega e su ogni tipo di afalto, non esistono più oscillazioni (con le Dunlop queste erano presenti in alcune occasioni di condotta troppo allegra), la pioggia e le strisce pedonali non sono più temute come prima (le Dunlop non le hanno mai amate), l'ingresso in curva è a livello delle Dunlop dei tempi migliori (eccezionale ad onor del vero anche nelle inglesine); ma dove eccellono veramente è nell'appoggio, in qualunque tipo di inclinazione. Infondono una sicurezza superiore, certamente di gran lunga superiore alle Dunlop: è come se avessero più spalla a terra, cosicché la percorrenza risulta più veloce e mordente, sentendo di poter inclinare... inclinare... sempre più, in sicurezza, permettendoti addirittura di accelerare ancora piegato senza allargare la traiettoria, spalancando tutto il gas alla corda (beh, confidando anche nel controllo di trazione, nei 29 cavalli ben distribuiti alla ruota da un ottima fasatura variabile, in una sanissima ciclistica tipica di ogni Yamaha e... nel manico, modestamente, s'intende).
Sperando di avervi comunicato tutta la mia soddisfazione, attendendo i fatidici 10000 Km di lor vita per vedere la durata di queste prestazioni superiori, considerando che la mescola di queste gomme è veramente morbida, molto di più delle Dunlop. Potrebbero durare di meno, ma... ciccia, se mantengono immutate tali risposte!
Un ultima cosa da ribadire, secondo la mia esperienza: non gonfiatele troppo, se amate curvare in piena sicurezza.
Questo imperativo, realmente categorico, risponde ai valori massimi di 2,0 anteriore e di 2,25 posteriore, proprio come consiglia la casa.
Volete però sapere come le metto io? Ecco fatto:1,9 anteriore, 2,2 posteriore... ed alla via così, per usare un termine velico, superando le buche più dure, per dirla alla Battisti.
“Et neuna cosa, quanto sia minima, può avere cominciamento o fine senza queste tre cose, cioè: senza potere, et senza sapere et senza con amor volere”.
(Da statuto corporativo trecentesco Senese)